Non si può più evitare di dirlo: da controlli effettuati nell'anagrafica del Liceo statale G. Marconi di Pescara, il sedicente genitore Sig. Marco Rossi non esiste. Pertanto, ciò che afferma è frutto di impostura, millanteria e menzogna.
"I vestiti nuovi dell'imperatore" è una celebre fiaba di Hans Christian Andersen.
Si racconta di un re che amava i vestiti e cadde in una trappola così raccontata: "Una volta arrivarono due impostori: si fecero passare per tessitori e sostennero di saper tessere la stoffa più bella che mai si potesse immaginare. Non solo i colori e il disegno erano straordinariamente belli, ma i vestiti che si facevano con quella stoffa avevano lo strano potere di diventare invisibili agli uomini che non erano all'altezza della loro carica e a quelli molto stupidi".
Penso che tutti ricordiate dove si va a parare: i truffatori finsero di lavorare sui tessuti, ovviamente inesistenti, ma nessuno osò denunciare la truffa in atto proprio per quel meccanismo che prevedeva che a non vedere i tessuti fossero gli incapaci e gli stupidi.
L'epilogo è noto: il re viene vestito con i vestiti inesistenti e sfila per la città come mamma lo ha fatto: "E così l'imperatore aprì il corteo sotto il bel baldacchino e la gente che era per strada o alla finestra diceva: «Che meraviglia i nuovi vestiti dell'imperatore! Che splendido strascico porta! Come gli stanno bene!». Nessuno voleva far capire che non vedeva niente, perché altrimenti avrebbe dimostrato di essere stupido o di non essere all'altezza del suo incarico. Nessuno dei vestiti dell'imperatore aveva mai avuto una tale successo.
«Ma non ha niente addosso!» disse un bambino. «Signore, sentite la voce dell'innocenza!» replicò il padre, e ognuno sussurrava all'altro quel che il bambino aveva detto.
. . . . Povero Sig. Rossi.